"Sono convocata.
Con questo romanzo Herta Muller ci offre un\'esplorazione toccante e magistrale su come la dittatura arrivi a impadronirsi di ogni fibra dell\'umano..
Tutto si affaccia alla memoria e si intreccia al presente, agli interrogatori e alle vessazioni, all\'angoscia quotidiana e agli stratagemmi con cui il pensiero cerca tenacemente di non soccombere.
E poi la giovane amica Lilli, uccisa da una sentinella alla frontiera con l\'Ungheria mentre tentava di fuggire dal paese; e Paul, le sue giornate e le sue notti trascorse fin troppo spesso nell\'alcol, ma anche i momenti di felicita vissuti insieme a lui, come bagliori fuggevolmente accesi.
Durante il tragitto in tram per presentarsi all\'interrogatorio, immagini e figure della vita attraversano la mente della protagonista: l\'infanzia in una cittadina di provincia e il desiderio semierotico da lei provato per il padre, il primo matrimonio con un uomo che "non era capace di picchiarmi e percio si disprezzava", i racconti strazianti del nonno sulla deportazione.
Giovedi alle dieci in punto." Una giovane donna senza nome, in una citta rumena, un appuntamento obbligato e temuto con i servizi segreti del regime di Nicolae Ceausescu. "Sono convocata